Pianeta X

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Si ritorna a parlare del Pianeta X e dei suoi catastrofici effetti sul nostro pianeta.

Un'arca nelle Svalbard

Il sito del Project Camelot  ha divulgato qualche mese fa (gennaio-febbraio 2008) le rivelazioni di un presunto politico norvegese (di cui si assicura l’esistenza, ma non si fa il nome) secondo il quale i governi mondiali si starebbero preparando in segreto a far fronte ad una catastrofe imminente prevista per il fatidico 2012 e determinata dall’avvicinarsi alla Terra del Pianeta X. Starebbero infatti creando installazioni sotterranee dove solo un’elite troverà rifugio. La Norvegia avrebbe iniziato a stipare cibo e sementi nell’area delle Svalbard.

Le rivelazioni del fantomatico politico norvegese sono state riprese da alcune riviste di settore come Nexus e Area 51 e se ne fa un gran parlare su internet.

Ma dell’arca delle Svalbard hanno parlato anche diversi quotidiani ovviamente senza far alcun riferimento al fantomatico Pianeta X (vedere ad esempio l’articolo comparso su Repubblica il 27 febbraio scorso dal titolo “Un’arca per i semi del mondo”). In realtà si tratterebbe di un progetto per la conservazione delle biodiversità nelle coltivazioni agricole, ora alle prese anche con la sfida del riscaldamento globale. A Longyearbyen, villaggio sull´isola Spitsbergen, Arcipelago delle Svalbard, , è stato scavato 120 metri sotto la montagna di Plaataberget un tunnel in cemento armato di 140 metri, difeso da una porta di acciaio, illuminato d´inverno dalle fibre ottiche e d´estate dalla luce artica. Il caveau è a prova di bomba nucleare, di catastrofe, di attacco terroristico e contiene oltre due miliardi di semi. E’ il più grande deposito al mondo della biodiversità ed ha iniziato ufficialmente la sua attività martedì 26 febbraio.

Il Vaticano, gli extraterrestri e il decimo Pianeta 

Nel numero di febbraio-marzo 2007 la rivista Nexus ha pubblicato un articolo dal titolo Il Jesuit footage ed il codice "Omega Secret"  in cui si parla dei Servizi Segreti del Vaticano (SIV), di extraterrestri  e di una presunta sonda spaziale segreta denominata “Siloe”, che sarebbe stata spedita dal Vaticano nello spazio remoto all’inizio degli anni ’90 con l’obiettivo di riprendere alcune immagini del fantomatico decimo pianeta del Sistema Solare, il Nibiru dei Sumeri di cui parla Zecharia Sitchin e a cui è dedicata una sezione di questo sito.  Non ho tempo al momento di occuparmene, però vi segnalo alcuni siti che ne parlano: 

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Secretum.Omega

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La realtà del Secretum Omega

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Angeli smarriti

 

C’è realmente un decimo pianeta nel nostro sistema solare? 

Zecharia Sitchin, studioso di lingue semitiche ed esperto della civiltà sumera,  autore di originali " bestsellers" nei quali sostiene che i testi sacri dei popoli antichi non sono frutto di creazione fantastica, ma confusa memoria di fatti realmente avvenuti, nel saggio "Il pianeta degli dei", di cui trovate una sintesi nella bibliografia di questo sito,  partendo dall'esame di iscrizioni in caratteri cuneiformi,   tra cui il famoso sigillo cilindrico catalogato col n. VA243 e conservato attualmente al museo di Berlino, sostiene che  i Sumeri conoscevano quello che per loro era il  dodicesimo pianeta (considerando pianeti anche il sole e la luna) già seimila anni fa. Lo chiamavano "Nibiru", pianeta dell’attraversamento, dell’incrocio, e dicevano che gira intorno al sole, con orbita contraria , descrivendo una elissi molto allungata che lo riporterebbe in prossimità di esso, e della terra, ogni 3600 anni.

Secondo Zecharia Sitchin, da quel pianeta sarebbero venuti sulla terra in tempi immemorabili, gli "Anunnaki", coloro che la Bibbia chiama "Nefilim". E questi visitatori  avrebbero creato l’uomo mediante manipolazioni genetiche sulle scimmie antropomorfe. Affascinante ma difficile da credere.

Singolare tuttavia è che la traduzione letterale di "Nefilim" (secondo Sitchin), sarebbe “coloro che vengono dal cielo” e che il simbolo col quale i Sumeri (e così gli Egizi) indicavano "Nibiru" era la croce, simbolo altresì della vita.

Più singolare ancora è che le illustrazioni del sistema solare lasciate da quell’antichissimo popolo dimostrerebbero  che esso conosceva tutti i pianeti a noi ora noti, anche Urano, Nettuno e Plutone che noi “moderni” abbiamo scoperto solo dopo il XVIII° secolo, e oltre a quelli un decimo (o dodicesimo come abbiamo visto) che, forse, stiamo per riscoprire.

Circa tre anni fa , dopo essere venuta a conoscenza delle teorie di Sitchin , ho fatto una ricerca su Internet su questo ipotetico decimo (per i Sumeri dodicesimo) pianeta, di cui sapevo vagamente che si era parlato anche in ambito scientifico, scoprendo che  da diverso tempo circolavano inquietanti notizie riguardanti l'esistenza di un pianeta, grande da due a cinque volte la terra, con un periodo di rivoluzione intorno al sole di 3.600 anni, in fase di avvicinamento alla terra, tanto che sarebbe anche stato fotografato, il quale si sarebbe dovuto trovare al perigeo nel maggio 2003 e, influendo sul campo magnetico e gravitazionale del nostro pianeta, causare, forse, l'inversione dei poli magnetici e persino quella dei  poli geografici, con conseguenti cataclismi difficilmente compatibili con la sopravvivenza della nostra civiltà, quali maremoti, eruzioni vulcaniche, terremoti, uragani, sprofondamento di vaste aree ed emersione di altre. Addirittura il moto di rotazione della terra avrebbe dovuto arrestarsi durante i tre giorni in cui il pianeta si sarebbe trovato al perigeo!  

Il sito più terrificante dove si parlava degli effetti del  passaggio di questo fantomatico Pianeta, denominato X, giocando sul fatto che X significa dieci in numeri romani, ma è anche la lettera che rappresenta le incognite in tutti i problemi di matematica, era ZETATALK , i cui autori si dicono in contatto con gli extraterrestri di "Zeta Reticuli"! Dopo aver preannunciato l'apocalisse intorno al 15 maggio del 2003, dovettero spostarla a qualche giorno dopo e poi a data da destinarsi, ma il sito c'è ancora e continua a pubblicare foto di un fantomatico secondo sole.  

Da ZETATALK si poteva risalire alla pubblicità di un libro di tale  Mark Hazlewood dal titolo "Blindsided, Planet X Passes in 2003, EARTH CHANGES!"

E, di link in link, ho trovato il non meglio identificato Oleg Mandurek il quale sosteneva che la Russia negli anni '90 avrebbe lanciato una sonda, ufficialmente non esistente, denominata NORLOK, diretta verso il decimo pianeta al fine di individuarne l'esatta orbita e ricavarne  una stima più precisa degli eventuali effetti sulla terra.  E sembra anche che a Mosca fossero comparsi degli strani cartelli con l'immagine sotto riportata e la scritta: "Un nuovo pianeta si sta avvicinando", ma magari si trattava della pubblicità,  di un negozio, ristorante, discoteca o quant'altro:

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Esisteva anche uno studio italiano sull'argomento di tale, non meglio identificato, Pasquale Borriello, che comprendeva tre successivi aggiornamenti, il primo, datato marzo, il secondo, agosto, e il terzo, novembre 2002, studio che si poteva leggere e scaricare da apposito sito intitolato appunto al Decimo Pianeta. Ma il 10 aprile 2003  a poco più di un mese dal supposto evento (non dando il pianeta alcun segno della propria presenza) il sito del Borriello è  improvvisamente scomparso. Tuttavia chi volesse farsene un'idea può ancora leggere questo articolo .

In sintesi lo studio di Pasquale Borriello comprendeva: 

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un breve "excursus" degli studi astronomici che ipotizzano l'esistenza di questo pianeta;

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un riferimento agli studi di Zecharia Sitchin;

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una serie di citazioni da profezie di varia origine, dalla Bibbia a Leonardo da Vinci, Nostradamus, Giordano Bruno, il monaco Basilio, la monaca di Dresda, Don Bosco, Padre Pio, Cayce e, ovviamente, non potevano mancare, i Maya, profezie che riguarderebbero la comparsa nei cieli di un secondo sole (il pianeta infatti apparirebbe luminosissimo) che porterebbe con sé un corredo di catastrofiche conseguenze;

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un riferimento ai piani di difesa USA, dall'invio di pochi privilegiati sulla ISS (Stazione Spaziale Internazionale) Alpha,  la cui capienza sarebbe stata ampliata con moduli gonfiabili (sic), al riadattamento dei bunker costruiti durante la guerra fredda per proteggersi da eventuali attacchi nucleari;

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infine la descrizione degli effetti sulla Terra dell'attrazione gravitazionale e magnetica del Decimo Pianeta che, assolutamente apocalittici nella prima e nella seconda stesura, lasciavano qualche maggiore speranza per il nostro futuro nella terza, e cioè: 1)se il pianeta fosse stato grande almeno 4 o 5 volte la terra e si fosse avvicinato ad essa, a meno di 1 UA ( Unità Astronomica=distanza  media tra terra e sole, uguale a 149597870 km. ; 63240 unità astronomiche equivalgono a un anno luce) la sua gravità avrebbe potuto determinare gravi influenze sulla velocità e la direzione della rotazione terrestre, fino all'arresto della rotazione per tre giorni (!)e  allo "slittamento dei poli geografici" con spostamento delle placche tettoniche per cui alcune zone oceaniche sarebbero divenuti immensi continenti e molte zone terrestri sarebbero sprofondate (ma nella terza stesura questa ipotesi diventa molto remota); 2) se il pianeta avesse avuto un campo magnetico esso avrebbe potuto influire su quello terrestre fino a determinare l'inversione dei poli magnetici, ma, più verosimilmente, avrebbe provocato solo un leggero indebolimento del campo magnetico terrestre con conseguente maggiore esposizione del nostro pianeta alle radiazioni cosmiche; 3) sempre in conseguenza dell'influsso del suo campo magnetico avrebbe potuto causare un incremento di terremoti ed eruzioni vulcaniche; 4) passando attraverso la cintura degli asteroidi avrebbe potuto altresì deviare l'orbita di  qualche asteroide o cometa portandoli in rotta di collisione con la Terra; 5) nell'avvicinarsi alla Terra avrebbe potuto rilasciare anche particelle di gas in grado di alterare la composizione chimica dell'atmosfera terrestre con conseguenti influenze sul clima e sull'atmosfera che secondo l'autore  sarebbero state già in atto.

A prescindere dal riferimento alle profezie che non sono certamente prove scientifiche e agli studi di Sitchin il quale peraltro ipotizza l'esistenza di questo pianeta che si avvicinerebbe alla terra una volta ogni 3600 anni, ma non ha mai detto che l'avvicinamento fosse previsto per il maggio 2003, non so dove l'autore abbia  reperito le sue informazioni. 

Ad ogni modo l'argomento è stato molto dibattuto su internet e su diverse riviste almeno fino al maggio 2003. Poi il mondo non è affatto finito e la teoria del Borriello è andata ad aggiungersi alle tante Apocalissi rimandate che, di quando in quando,  sono ipotizzate non si sa bene con quali fini per essere subito dimenticate e rapidamente rimpiazzate da altre.

Ne parlò la rivista "Nexus" ( edizione italiana di un bimestrale australiano, diffuso in tutto il mondo, che si occupa di scienza, archeologia,medicina, storia, economia e molto altro, dando particolare risalto ad argomenti normalmente censurati e/o ignorati dai mass media), pur senza prendere posizione, nei numeri di luglio e di  novembre 2002. 

Nel numero del gennaio 2002 la rivista "Hera" (che si occupa di miti, civiltà scomparse e misteri archeologici) pubblicò un articolo dal titolo "Nemesis, compagno oscuro" nel quale si faceva un "excursus" sulle varie teorie relative alla presenza di un oggetto misterioso, pianeta o stella nana, nel nostro sistema solare, dai Sumeri ai giorni nostri.

Il dr. Albino Carbognani, borsista della facoltà di fisica dell'Università di Padova, pubblicò un articolo per confutare le tesi del Borriello. 

Altre confutazioni vennero dal sito www.badastronomy.com cui pure il Borriello riteneva di aver risposto alle pagg. 106-109 dell'ultima versione del suo studio.

Infine lo studio del Borriello ha meritato l'inserimento nel Servizio Antibufala di Paolo Attivissimo.

Ad ogni modo è più di un secolo che gli scienziati discutono dell'esistenza del Decimo Pianeta e negli ultimi anni sono stati trovati nella "Fascia di Kuiper", zona periferica del sistema solare, almeno tre oggetti grandi poco meno di Plutone, anche se nessuno di loro avrà alcun effetto negativo sulla Terra.

Devo dire poi che tra il 2002 e il 2003, quando mi sono imbattuta in questo argomento, ho scoperto che alcuni studi scientifici avrebbero individuato delle anomalie nel campo magnetico terrestre che potrebbero far pensare ad una tendenza all'inversione dei poli. Questo avvenimento sarebbe già accaduto più volte nella storia del nostro pianeta, sembra a intervalli periodici piuttosto lunghi, anche se nessuno sa quale ne sia la causa e quali soprattutto le conseguenze sulla vita della pianeta e anche recentemente, su giornali e riviste, diciamo non sospetti, è stato dato per imminente, nel senso che dovrebbe verificarsi entro qualche migliaio di anni.        

Altri studi rivelerebbero una tendenza al rallentamento della rotazione, ma da qui a  pensare che un pianeta possa fermarsi e poi ripartire c'è una certa differenza.

Peraltro se si dovesse credere che determinati eventi si verificano all’avvicinarsi del decimo pianeta alla terra, e se questo si avvicina una volta ogni 3600 anni, l’ultima volta dovrebbe essere accaduto intorno al 1600 a.c. E' vero che intorno a quella data ebbe fine la civiltà minoica, ma ciò non avvenne certo in maniera repentina, anche se una delle cause fu probabilmente l'eruzione catastrofica di Thera. E poi cosa accadde nel resto del pianeta? Forse niente e certamente non l’inversione dei poli magnetici che gli scienziati ritengono essere avvenuta l'ultima volta tra 500.000 e 800.000 anni fa.

Quanto agli sconvolgimenti climatici in atto, che nessuno può confutare, si ritiene che siano la conseguenza dell'azione nefasta dell'uomo, come quasi tutti gli studiosi sostengono, anche se non mancano ogni tanto voci discordanti che ne individuerebbero altrove la causa.  

Tuttavia un crescendo di notizie che sembravano accreditare la presenza del  fantomatico Pianeta X sono apparse sul finire del 2002.

Sul sito "Zonamagica.net"  è comparso il seguente presunto comunicato ANSA in data 12.12.2002 dal titolo "Trovato il decimo pianeta del sistema solare":

Il sistema solare potrebbe contare dieci pianeti anziché nove, come vuole l'astronomia scolastica. Un gruppo di scienziati argentini e britannici ha scoperto un decimo corpo celeste di considerevoli dimensioni, che gravita oltre l'orbita di Plutone, battezzandolo Pianeta X.
Lo scrive la rivista britannica New Scientist, precisando subito che il Pianeta X - di dimensioni simili a quelle della Terra - si trova ai confini della Fascia di Kuiper, regione periferica del sistema solare, composta principalmente di asteroidi e frammenti di materiale interstellare.
Gli astronomi hanno individuato ghiaccio e complesse molecole di tipo organico sulla superficie di alcune formazioni della Fascia, il che li ha spinti a pensare che anche sul pianeta appena individuato possano esserci molecole simili, e con queste le basi chimiche per qualche forma di vita. Mario Melita, dell'unita' astronomica dell'Università di Londra Queen Mary, ha spiegato ieri che la Fascia di Kuiper e' una regione vasta formata da anelli concentrici di materiale interstellare, non ancora compresa a fondo.
Melita e Adriàn Brunini dell'ateneo di La Plata in Argentina, sono convinti che l'ampio bordo che si osserva ai limiti della Fascia si sia formato attraverso l'aggregazione progressiva di gas, polvere e materiale cosmico che prende a ruotare intorno a una stella: il sole nel nostro caso.
E' convinzione radicata fra gli astronomi che i pianeti si siano formati nel tempo proprio attraverso questo accumulo progressivo di gas, polvere cosmica e materiale interstellare che girando vorticosamente in dischi e fasce tende ad aggregarsi fino a formare una massa solida.
Il Pianeta X si sarebbe dunque formato in questo modo, assestandosi poi su un'orbita quasi circolare. E' curioso che un corpo di dimensioni tanto grandi non sia stato visto prima poiché, spiega ancora Melita, ''si può osservare con i telescopi'', anche se ''c'e' uno spazio immenso da scoprire''.
Gli scienziati sono d'accordo nel ritenere che c'e' una grande attività in atto nella Fascia di Kuiper, come ha detto a New Scientist Marc Buie, del prestigioso Osservatorio di Lowell, in Arizona. Gli fa eco Alan Stern, dell'Istituto di ricerca di Boulder, in Colorado. La regione di spazio in questione, ha dichiarato, ''e' di formazione planetaria, con 100.000 oggetti che sono pianeti in miniatura''.Gli astronomi del resto concordano che Plutone, il pianeta ritenuto finora il più esterno del sistema solare, scoperto nel 1930, si sia formato con ogni probabilità all'interno della Fascia. L'orbita di Plutone e' tanto eccentrica, che a tratti il pianeta si trova più vicino al sole di Nettuno. Lo scorso ottobre l'Istituto di Tecnologia della California ha scoperto nella Fascia di Kuiper un oggetto grande la metà di Plutone, battezzato Quaoar, e già allora si era dibattuto se questo si potesse classificare come pianeta.
Secondo Stern, la scoperta di Pianeta X sarà seguita da molte altre. ''Sembra molto più probabile che ci siano 900 pianeti nel sistema solare piuttosto che nove'', ha affermato il ricercatore. ''E sembra che tutti, tranne otto, si trovino proprio nella Fascia di Kuiper''.(Ansa)

La notizia è stata ripresa anche dalla versione "on line" della succitata rivista di scienza, archeologia,medicina, storia, economia,  "Nexus" con un articolo di Tom Bosco dal titolo: "Nella coda del drago:il ritorno di Nibiru" , che si poteva leggere anche sul sito "X-Cosmos".

Bosco, che non aveva dubbi circa la provenienza ANSA del comunicato, proseguiva il proprio articolo riportando notizie prese da altri siti che si occupavano da tempo dell'argomento e in particolare da http://www.detailshere.com/niburu.htm  (N.B. : il sito è strettamente collegato a "Zeta Talk" , l'emittente di "Zeta Reticuli"!), ove ci sarebbero state "notizie piuttosto precise per quanto impossibili da confermare"  e cioè che il  Pianeta X sarebbe passato il 5 maggio del 2003 ad una velocità di circa 553.571 miglia orarie, al di sotto dell'attuale posizione del polo sud, il 13 maggio sotto il Sole, intercettandone l'eclittica il giorno 16, e sopra il nostro piano orbitale a 180° dalla sua attuale posizione verso il giorno 19. Nel momento del suo massimo avvicinamento alla Terra, si sarebbe trovato ad una distanza di 42 milioni di miglia, tutto sommato abbastanza lontano,  ma la sua "coda", la cosiddetta "Coda del Drago",  sarebbe passata molto, molto più vicino alla Terra, tempestandola di meteoriti, idrocarburi e polveri. 

Dunque il pianeta aveva anche una coda?!  

Ancora l'articolo proseguiva riferendo l'annuncio del "Goddard Institute for Space Studies" della NASA  per il quale il 2002 si avviava a diventare il secondo anno più caldo dal 1880, dopo il 1998. I 15 anni più caldi si sono verificati tutti dopo il 1980 ed i tre anni più caldi in assoluto sono stati registrati negli ultimi 5. Dal novembre 2001 ogni mese è stato almeno di mezzo grado più caldo rispetto alla media secolare, e nel gennaio e nel marzo 2002 le temperature hanno raggiunto il massimo mai registrato per quei mesi.La crescita delle temperature registrata negli ultimi anni rispecchia l'aumento dei livelli delle emissioni di anidride carbonica negli ultimi 50 anni: dal 1950 al 2001, le concentrazioni atmosferiche di CO2 sono cresciute da 311,26 a 370,89 parti per milione. Nello stesso periodo, la temperatura media della Terra è passata da 13,83 a 14,53 gradi.

Infine la notizia che lo scioglimento dei ghiacci polari, conseguente al rialzo termico, sta rendendo il pianeta "obeso", dato che il suo "girovita", cioè l'equatore, sta diventando sempre più ampio. 

E' pur vero che, se anche comunemente si crede che il mondo scientifico concordi nel ritenere il rialzo della temperatura una conseguenza dell'effetto serra, non mancano pareri  diversi. 

Ma si voleva ricollegare anche l'aumento della temperatura con il passaggio del Decimo Pianeta? 

Un altro articolo sulla presunta scoperta, dal titolo "Planet X": il pianeta più boicottato del sistema solareè comparso sul sito www.disinformazione.it, e anche qui si fa riferimento ad un comunicato ANSA del 12 dicembre 2002. 

Allora ho fatto una ricerca sul sito dell'agenzia ANSA, ma non ho trovato alcuna traccia del comunicato.

Tuttavia, prima di concludere che la notizia è una "bufala" inventata da siti c.d. alternativi o di argomento  "ufologico", ho cercato notizie della rivista inglese " New Scientist", citata come fonte nel fantomatico comunicato ANSA, e, sulla versione digitale della stessa ho trovato il seguente riferimento all'argomento in questione (occorre "cliccare" sul numero del 14.12.2002):

Sotto il titolo  "The Hunt  FOR PLANET X (Caccia al Pianeta X)", si può leggere:

"There are tantalising hints of another Earth out on the edge of our Solar System. Are hundreds more just waiting to be found."

"Ci sono allettanti indizi di un'altra Terra sul confine (o appena fuori del confine) del nostro Sistema Solare. Ce ne sono centinaia che attendono di essere scoperte."

Si tratta dunque di indizi e non di prove dell'esistenza del Pianeta X. E come si deve tradurre "out on the edge"?. Sul confine, appena fuori del confine, e cioè nella fascia di Kuiper, o ancora oltre, cioè il pianeta appartiene o no al sistema solare e la denominazione X sta per ipotetico, incognito, oppure per decimo?  

Ecco la copertina dell'edizione cartacea del 14 dicembre 2002 che riporta in bella evidenza il titolo "PLANET X":

Ho fatto quindi una ricerca sui nominativi degli scienziati citati nel presunto comunicato.Ed ecco quello che ho trovato : 

I due scienziati argentini esistono veramente. Mario Melita lavora a Londra alla "Queen Mary University" e fa parte di un gruppo di scienziati che si occupano di ricerche sugli asteroidi, le comete e gli oggetti della Fascia di Kuiper. Adriàn Brunini invece lavora all'Osservatorio Astronomico dell'Università di La Plata in Argentina.

Gli altri due scienziati citati sono Alan Stern, astrofisico, direttore del " Southwest Research Institute's Department of Space Studies" a Boulder, in Colorado, che ha focalizzato i suoi studi sulla Fascia di Kuiper e la nube di Oort, i satelliti dei pianeti esterni, Plutone, le comete e la ricerca delle prove dell'esistenza di altri sistemi solari,  e Marc W.Buie astronomo del "Lowell Observatory", in Arizona.

Dunque gli scienziati esistono, e sembrerebbero di chiara fama, così come esiste la notizia su "New Scientist", anche se sembrerebbe riferirsi a  indizi e non a certezze.

Infine sulla versione digitale del principale quotidiano argentino, il Clarin,  in data 16 dicembre 2002, è comparso un articolo dal titolo "Dos astrònomos argentinos descubrieron un nuevo planeta, el décimo del Sistema Solar (Due astronomi argentini hanno scoperto un nuovo pianeta, il decimo del sistema solare)" ove si dice che che i due astronomi, Mario Melita e Adriàn Brunini, hanno scoperto un pianeta simile alla terra per dimensioni che si trova al di là dell'orbita di Plutone. 

La notizia è stata riportata il giorno successivo, 17.12.2002, sulla versione digitale di un altro quotidiano argentino, Rio Negro, nell'articolo dal titolo "Dos argentinos hallaron el Planeta X (due argentini scoprono il Pianeta X) ".

Infine, in data 18.12.2002, la notizia compare anche sul sito della LIADA (Liga Iberoamericana de Astronomia),  in una nota dal titolo "Posibile décimo pianeta", ove si dice che i due scienziati argentini, Melita e Brunin, avrebbero trovato forti indizi  dell'esistenza di un pianeta che potrebbe essere grande quanto la terra entro i confini del Sistema Solare, nella Fascia di Kuiper .    

Sulla stessa pagina del sito si trovano altre due notizie interessanti.

La prima riguarda la scoperta di un gruppo di ricercatori della NASA e dell'Osservatorio Reale del Belgio che avrebbero individuato nello scioglimento dei ghiacci collegato al riscaldamento del clima su scala planetaria le cause dell'enigmatico fenomeno recentemente riscontrato di un cambiamento della forma fisica della terra. La notizia è corredata di due foto della terra, prima e dopo il verificarsi del fenomeno, di fonte NASA:

La notizia esce anche sul sito italiano "Blu win" (purtroppo il sito non esiste più):  

Gli oceani cambiano faccia alla terra

In base ai dati inviati dai satelliti in orbita nello spazio, sembra che negli ultimi quattro anni la Terra abbia subìto un rigonfiamento nella zona dell’equatore. La causa, per gli scienziati della Nasa, è da ricercarsi nel movimento delle masse oceaniche. Le precedenti rilevazioni sul campo gravitazionale avevano invece mostrato come il nostro pianeta stesse assumendo un aspetto sempre più sferico per via del progressivo scioglimento delle masse di ghiaccio, formatesi durante l’ultima glaciazione. Dato il loro peso enorme, queste schiacciavano il Polo Nord e il Polo Sud, rendendo la Terra più piatta nelle zone polari.
Christopher Cox, uno degli scienziati della Nasa, ha spiegato il fenomeno con una metafora: “Il nostro pianeta agiva un po’ come una palla di spugna che riprende la sua forma originale dopo che qualcuno ci ha appoggiato sopra un dito”.
Poi, dal 1998, secondo gli esperti americani, un nuovo fenomeno ha provocato un aumento del campo gravitazionale nella zona equatoriale. Lo stesso Cox, dopo aver studiato con i suoi collaboratori i dati forniti dai satelliti, suggerisce che il motivo principale sia da ricercarsi nel movimento di enormi masse d’acqua, spostate dai poli verso l’equatore dalle forti correnti degli oceani. La teoria degli scienziati della Nasa sembra trovare conferma anche grazie ai rilevamenti che arrivano da diversi altri satelliti in orbita intorno alla Terra. Adesso, però, per averne la certezza assoluta occorre che gli esperti statunitensi esaminino la temperatura delle acque e la loro salinità. Solo così potranno capire perché il nostro pianeta ha un nuovo “aspetto”.
 

La seconda riguarda la scoperta dei ricercatori del Laboratorio Nazionale di Los Alamos e dell'Università dell'Arizona circa una cambiamento nel clima di Marte che è riportata anche dalla rivista americana "on line"  Science Magazine del 13 dicembre 2002 ove si fa riferimento a due ricerche che analizzano le ultime immagini di Marte pervenute dal Mars Global Surveyor. Le foto ad alta risoluzione del polo sud del pianeta mostrano i mutamenti verificatisi su depressioni e rilievi della calotta polare, che dimostrano un’imponente erosione degli strati ghiacciati superficiali: forse la conferma di cambiamenti climatici in atto. 

In un clima di psicosi da Pianeta X tutte queste notizie furono attribuite all'influsso del suddetto pianeta in avvicinamento alla Terra.

Ad ogni modo ritornando alla scoperta di Melita e Brunini potrebbe sembrare strano il fatto che nessun giornale, nessun telegiornale, almeno in Italia, abbia riportato la notizia che comunque sarebbe stata successivamente ridimensionata. 

Infatti nel numero di marzo -aprile 2003 del bimestrale "Nexus" compare uno "speciale pianeta X" dall'eloquente titolo "Scoperto...anzi no" secondo il quale l'articolo su "New Scientist" in realtà non presenta la prova inconfutabile dell'esistenza del pianeta, ma si limita a ipotizzarla in base a indizi molto forti (un “vuoto” nella fascia di Kuiper, dovuto appunto alla sua presenza che avrebbe “drenato” con la sua gravità i numerosi asteroidi solitamente presenti nella zona). Il Professor Melita infatti, interpellato direttamente da Nexus, avrebbe categoricamente smentito di avere mai annunciato l’effettiva scoperta di tale corpo celeste, e avrebbe detto di non essere in grado di spiegare come mai gli siano state attribuite tali dichiarazioni. 

Nello stesso numero di "Nexus"  si parlava invece di una stella “spenta”, ossia una Nana Bruna, che sarebbe in rotta di avvicinamento alla Terra. 

E così tra annunci, smentite, planetoidi, asteroidi, comete, nane brune, buchi neri, profezie, sembrava essere nata una nuova psicosi che sarebbe interessante indagare.

Addirittura visto sfumare il Pianeta X  qualcuno cominciò a dire che Marte era Nibiru e che l' avvicinamento di Marte (nell'agosto di quello stesso anno 2003  si sarebbe trovato nella posizione più vicina alla Terra degli ultimi 72.000 anni) avrebbe potuto determinare gli stessi rischi del presunto Pianeta X. 

Del resto nel maggio 2000 la fine del mondo doveva essere causata da un particolare allineamento di pianeti, allineamento che si è avuto anche  nel maggio 2002 (chissà perché sempre di maggio?), senza che questa volta i profeti di sventura ne parlassero, forse perché troppo vicino al precedente assolutamente ininfluente come gli scienziati avevano assicurato. 

Insomma un'apocalisse è proprio necessaria. Sicuramente lo sarebbe nel senso etimologico della parola che significa rivelazione (rivelazione di un nuovo mondo, di una nuova coscienza dell'umanità?).

Ad ogni modo se Nibiru non si è visto, ciò non significa che il Pianeta X non esista, indipendentemente da qualsiasi effetto sulla nostra Terra. 

Anzi il mondo scientifico considera da tempo con la massima serietà la possibilità che il sistema solare non finisca con Plutone, e in questo non c'è nulla di insolito o di inquietante.  

Continua alla pagina: 

PIANETA X - UNA STORIA LUNGA UN SECOLO

 

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