Questi meravigliosi gatti

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Questo è il gatto più "scaricato" del Web.

E si capisce!

Troppo carino.

guardatemi.jpg (79499 byte) Guardatemi, non sono meraviglioso? 

 

LA PREGHIERA DEL GATTO

Non cercare di indovinare i miei segreti,
perché ho in me il senso del mistero.
Non mi imporre le carezze,
perché ho in me il senso del pudore.
Non mi umiliare,
perché ho in me il senso della fierezza.
Non mi abbandonare,
perché ho in me il senso della fedeltà.
Sappi amarmi e io saprò amarti,
perché ho in me il senso dell'amicizia.

 

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E questi sono i gatti disegnati con il computer da mia sorella, anche lei gattofila. 

Stravedo per i gatti, tutti i gatti, ma soprattutto quelli comuni, tigrati o neri, quando sono piccoli e miciosissimi e pertanto non poteva mancare una pagina dedicata a questi meravigliosi animali.   

Mi piacciono perché sono indipendenti, avventurosi, eleganti, flessuosi.

E forse nella loro eleganza un po' snob non si sono dimenticati delle loro antiche origini.

Sembra infatti che il gatto sia stato addomesticato intorno al 2000 a.C., nell'antico Egitto. A partire dal XVI° sec. a.C., divenne un animale sacro, considerato come manifestazione della dea Bastet, divinità protettrice della fertilità e delle gioie terrene (la danza, la musica e la sessualità) e dea della salute. Per questo nell'antico Egitto, uccidere un gatto era un reato punibile con la morte. 

Tra i Celti, ai piedi dei Menhir, si svolgevano cerimonie sacre, alle quali partecipavano i gatti come tramite tra cielo e terra. E nei culti pre-colombiani, in onore del mese PAX, associato al Felino sacro, si tenevano spettacolari feste.

Secondo la mitologia nordica la dea Freya viaggiava su un carro trainato da gatti volanti.

Ancora ai nostri giorni in India, ogni sei mesi si festeggia, come simbolo dell'amore e della maternità, la dea Sashti che cavalca un gatto bianco. Nel tempio di Nikko, in Giappone, il celebre Gatto Dormiente riceve tuttora  offerte da turisti  e fedeli.

Il gatto è sempre stato considerato un animale magico.  Ma se nell'antichità in molti paesi fu associato ad una divinità, nel medioevo fu considerato amico e complice del maligno, famiglio delle streghe, suscitando nell' immaginario collettivo sciocche superstizioni e credenze di malaugurio. E nel periodo oscuro della "Santa" inquisizione, durante la vergognosa caccia alle streghe, oltre a queste sventurate,  fecero le spese di queste atrocità anche i gatti, e così proliferarono i topi e la peste. 

I gatti hanno ispirato poeti, romanzieri e scienziati che ne hanno parlato nelle loro opere.

Qui di seguito alcuni esempi: 

Il fascino del gatto risiede nel fatto che non ha mai stretto un forte legame con l'uomo, che ha la fiera indipendenza di una tigre o di un leopardo, mentre caccia nelle stalle o nei granai dell'uomo, che rimane tuttavia misterioso e lontano anche quando si strofina dolcemente nelle gambe della padrona o fa soddisfatto le fusa davanti al fuoco.

Konrad Lorenz (1903-1989)  

         

Il più piccolo felino è un capolavoro.

Leonardo da Vinci (1452-1519)

 

I gatti, grandi, con occhi dorati di tra le sbarre guardano fuori, vedon deserti, cieli fatati e la notte con astri dai mille bagliori.

Vita Sackville-West 

 kambala2.jpg (57314 byte) fantasy5.jpg (52576 byte)  "Clicca" sulle immagini per ingrandirle.

Altezzoso, invitto, misterioso, voluttuoso, viziato, impersonale, eterno compagno dell'eccellenza e dell'arte, modello di  perfetta bellezza e fratello della poesia,  cortese, grave, competente,  aristocratico gatto.     

H.P.Lovecraft (1890-1937)         

Come tutti i nobili, lui si diletta nella caccia e nella pesca, ma detesta ogni tipo di esercizio.
Thomas Brown

Dio ha creato il Gatto per permettere all'Uomo di accarezzare la Tigre.

Armand-Jean du Plessis, duca di Richelieu

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Il gatto è più antico della Sfinge e ricorda cose che quella ha dimenticato.

H.P. Lovecraft  

 

E se vuoi fare l'oroscopo al tuo gatto "clicca" sull'immagine qui sotto:

 

TUTTO E' POSSIBILE!

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Auan, una simpatica micia di sette anni, lecca affettuosamente Jeena, un topolino di tre anni. La tenera amicizia è nata in una fattoria a 450 chilometri a nord di Bangkok, in Thailandia. La gatta si è presa cura del topolino fin da quando era piccolo, proteggendolo dai cani e diventando la sua insostituibile compagna di giochi.

REUTERS/Sukree Sukplang

 

Anche ai gatti piace l'alcool?

E guardate questi gatti un po' pazzi!

 

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Laura Bellodi, una pittrice che ama molto gli animali e il cui soggetto preferito in questo momento sono i gatti.  Ha un "blog" dal titolo "I miei gatti" ove potete vedere la sua galleria di dipinti (acquarelli) gatteschi.  

E dal 1990, anche il gatto ha la sua festa, che ricorre il 17 febbraio.  Perché questa data? Il mese di febbraio,  perché è il mese posto sotto il segno zodiacale dell’Acquario a cui appartengono gli spiriti liberi, intuitivi ed anticonformisti, caratteristiche che si addicono perfettamente al nostro amico gatto. La scelta del giorno 17  è invece bivalente. Nel bacino del Mediterraneo, soprattutto presso i popoli di origine Latina (Spagna, Francia e Italia), questo numero è considerato sfortunato perché in numeri romani il 17 si scrive “XVII” che anagrammato diviene “VIXI” cioè “sono vissuto, sono morto”, ma il gatto con le sue sette vite può dire di aver vissuto, ma di non essere morto e d’avere esorcizzato così la morte. E forse si è anche voluto sottolineare la superiorità felina davanti alle comuni credenze popolari. Nel Nord Europa, invece, questo numero ha un valore positivo che significa, tra l’altro, “vivere una vita per sette volte”. E pertanto è il numero perfetto per il gatto. 

Quest'anno (2006) a Firenze, al Palagio di Parte Guelfa, si svolge la rassegna "GATTART", in cui 18 artisti presentano le loro opere dedicate all'amato felino.  

Festa del gatto 2006.jpg (37559 byte)

A Milano, organizzata dalla casa editrice Mursia, si svolge la 3° edizione della rassegna "Tutti matti per i gatti che propone il tema "Vivere felinamente, vivere felicemente", ovvero come migliorare la vita degli umani imparando dai gatti.  

A Roma torna il 'Gattotour', il giro itinerante tra le colonie feline romane per festeggiare la giornata mondiale del gatto.

E il 22 febbraio 2003 a Roma le gattare avevano marciato insieme pacificamente per rivendicare la loro presenza e la loro attività in favore dei gatti abbandonati (120/150.000 nella sola città di Roma) e chiedere:

bulletMaggior rispetto e considerazione da parte dei cittadini di tutti gli animali randagi e delle persone, appartenenti a tutti gli ambienti sociali, che li curano ( nello specifico le cosiddette "gattare"), che svolgono volontariamente e quotidianamente un lavoro utile per la collettività e non solo per gli animali, a loro spese, rischi e pericoli.
bulletMaggior diffusione da parte dei media e della scuola della cultura della sterilizzazione come unico mezzo valido per la riduzione del randagismo.
bulletLa piena applicazione della legge regionale Lazio 34/97che prevede la sterilizzazione gratuita dei randagi da parte delle ASL, con la creazione di più cliniche veterinarie pubbliche e l’aumento dei fondi e del personale medico e paramedico ad esse preposto.
bulletIstituzione di Gattili Comunali.
bulletPronto soccorso gratuito per animali randagi.
bulletPiena applicazione della legge contro i maltrattamenti degli animali vigente e sollecito della nuova legge proposta dagli Animalisti Italiani.
bulletAccresciuta vigilanza da parte delle Forze dell’Ordine perché gli autori degli atti di crudeltà e vandalismo, notevolmente aumentati in questi ultimi tempi, siano prontamente individuati e puniti a norma delle leggi vigenti in materia di tutela animale.


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